La notizia non è “freschissima” ma ci teniamo a divulgarla nuovamente, visto che la collaborazione di un nostro operatore è stata decisiva per il fermo di due soggetti che poi si sono rivelati essere ben noti alle forze dell’ordine.
Il fatto è accaduto il 17 dicembre 2019, quando intorno alle 12.30 la sala operativa della Questura ha ricevuto la chiamata di un nostro addetto alla sicurezza in forza presso il centro commerciale Porta Siena. Il vigilante segnalava l’inseguimento sulle scale mobili di due individui sospetti, uno dei quali molto probabilmente responsabile di un furto commesso alcuni giorni prima in un negozio di elettronica proprio all’interno del medesimo centro commerciale.
Le forze dell’ordine, giunte sul posto riescono a fermare i sospettati che intanto erano già usciti dal centro commerciale e stavano allontandosi rapidamente: una volta perquisiti, sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso, potenziali armi inproprie ed oggetti d’oro dei quali non riescono a fornire ovviamente alcuna giustificazione.
Una volta portati in Questura e fatti i dovuti accertamenti, sono stati identificati come un rumeno di 25 anni ed un italiano di 31. Entrambi avevano a proprio carico una lunga fila di denunce per furti, ricettazione, porto di oggeti atti ad offendere e numerose misure cautelari di allontanamento (tutte disattese) da vari comuni toscani. Insomma una coppia di ladri seriali con una lunga fedina penale di reati contro il patrimonio.
Successivamente, sono stati visionati i filmati delle videocamere di sorveglianza del centro commerciale: gli investigatori hanno quindi potuto verificare che, effettivamente, i due soggetti avevano commesso dei furti nel centro commerciale di Porta Siena e più precisamente un monopattino elettrico ed un telefono cellulare, confermando i sospetti (divenuti poi certezze) dei nostri operatori alla sicurezza che li avevano individuati.
Nei confronti dei due soggetti, quindi, si è proceduto anche con l’adozione, da parte del Questore, di una idonea misura di prevenzione, oltre che con la denuncia per il furto del monopattino e dello smartphone, la detenzione di arnesi atti allo scasso e la ricettazione degli oggetti d’oro trovati in loro possesso.